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venerdì 25 aprile 2014

Fegato alla veneta su cialda di pasta matta



Tra tutti i componenti del Quinto quarto, cioè di frattaglie di animali di terra e di mare, che non ha avuto "problemi" di degustazione, il fegato è sicuramente quello che ha riscosso piu' successo di tutti. 
Anche perchè è quello che cucino piu' volte durante l'anno. E pensare che da piccola, Alice non voleva nemmeno "vederlo dipinto sul muro" come si dice! Poi, di punto in bianco, un giorno, mentre mangiavo deliziata il mio fegato con le cipolle, lo ha voluto assaggiare e....ora lo divora! 
E grazie alla sfida dell' Mtc, alla proposta di Cristiana, e alla mia "intraprendenza" nel proporre questi piatti, è riuscita ad apprezzare anche il cuore, e un pochino di cervella.....
Anche perchè io dico sempre che una cosa, prima di dire che non la voglio o non mi piace, la devo assaggiare e non scartare a priori! E ho sempre applicato questa "regola" fin da piccola. Cosi era poi libera di dire per davvero se una cosa era buona o no. Per me che mangio veramente di tutto, mi sembra quasi strano e inconcepibile che le persone possano storcere il naso davanti a certi piatti.

Mi ricordo che anni fa, ero in un viaggio premio organizzato dalla casa madre di questa multinazionale, in Marocco, a Marrakech e tra le varie escursioni che facemmo, i bellissimi mercati del souk, dove c'erano spezie a non finire, coloratissimi piatti in ceramica,abiti, articoli di rame finemente lavorato, una sera ci portarono a cena sotto i tipici tendoni Berberi. Tutti tavoli da 8 persone, ad un certo punto servirono come antipasto una torta salata gigantesca che misero in centro al tavolo e ognuno si servi come voleva. Cominciammo a tagliare le porzioni, i primi cominciarono a mangiare e fecero di quelle face!! Chi la sezionava tutta per vedere cosa contenesse, chi beveva vino e acqua per mandare via il sapore....io li guardavo chiedendomi di che cosa sapesse....cominciai a sbocconcellare e...che buona!!! 
Aveva un sapore molto speziato, conteneva carne, prugne, pinoli....Ad un certo punto nella mia porzione, vidi un piccolo pezzo di carne con un ossicino. All'attaccatura la pelle era squamosa. Chiamai il cameriere e in inglese gli chiesi cosa fosse, carne , pesce...va bè il francese non lo sapevo quindi...e lui comincio` a ridere e mi parlava in marocchino. Va bè fa niente mi dissi, ricominciai a mangiare e feci pure il bis, sotto lo sguardo allibito e disgustato dei miei compagni, che si auguravano che le altre portate non fossero tutte cosi'!Ancora oggi, a distanza di anni, sono ricordata come quella che su 800 persone ha mangiato quella cosa che non si sapeva cosa fosse....In realtà, non lo so ancora nemmeno oggi, ma guardando in rete ho letto che c'è  un antipasto servito nelle cene importanti chiamato "bstalh" o pastilla, che contiene carne di piccione. Siccome non è facile trovarla, la si farcisce con carne, frattaglie e spezie. Fin qua niente di strano mi sono detta, le frattaglie mi piacciono quindi....ma un giorno, a distanza di tre anni da quel viaggio, seguendo la trasmissione Superquark, c'era una puntata sul Marocco e sulle tradizioni. "Sotto le tende berbere vengono servite delle torte salate chiamate "torte dell'amicizia" che contengono frattaglie, varie tipi di carne tra le quali anche quella di iguana"....il gelo scende... guardo mio marito con un debole sorriso e lui mi guarda disgustato e mi dice "che schifo, ti sei mangiata la carne di iguana"...e io "va bè son mica morta. Dammi un bacino"..."non ci penso nemmeno"!!! ahahahha
Avete capito adesso chi sono?? Una che mangia veramente di tutto.....provo, assaggio e decido...
E ora veniamo alla ricetta, semplice semplice. Servito sulla cialda che fa da contenitore e da accompagnamento, perchè il fegato è già tagliato e puo' essere consumato man mano insieme. Le due foglie possono essere usate come forchette. E non ci sono stoviglie da lavare!!
Questa è stata letteralmente divorata da Alice fino all'ultima briciola, contenta di non dover tagliare la fetta e poi mettere il piatto in lavastoviglie! Vita comoda................

Ingredienti
1 fetta di fegato di vitello
1 cipolla
farina e burro q.b.


per la pasta matta
100 g farina
50 ml acqua
1 cucchiaio di olio extravergine
sale q.b.

Preparate la pasta matta mescolando gli ingredienti. Formate un panetto che lascerete riposare 30 minuti coperto da una pellicola.
Trascorso il tempo, tirate la sfoglia fino a ottenere una forma rotonda. Con un piatto, ricavate la forma piu' precisa, tagliando lungo tutto il perimetro e con gli avanzi, con l'aiuto di uno stampo per ravioli, ricavate le "foglie" che userete come decorazione e come forchette.
Infornate per 15 minuti a 180°



Tagliate la cipolla a listarelle e fatela sfumare con un po' di burro e un goccio di acqua. Quando è cotta, tenetela da parte e aggiungete un po' di burro nella stessa padella.
Tagliate il fegato a listarelle, infarinatelo e cuocetelo nel burro sciolto, per pochi minuti.
Impiattate sulla cialda di pasta matta

Con questa ricetta partecipo a

http://www.mtchallenge.it/2014/04/mtc-n-38-la-ricetta-della-sfida-e.html

2 commenti:

  1. Tu mi spaventi...non ti bastavano le 5: ma solo frattaglie hai mangiato questo mese??? Concordo con te: mangio di tutto ed è uno degli aspetti che mi piace di più nel viaggiare...anche se non ho mai avuto a che fare né con insetti e rifiuto le lumache e le rane...ma forse perché so cosa sono: insomma se mi venissero servite al buoi forse tante storie non le farei! grazie sempre cri

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  2. ahahah...non ho mangiato solo frattaglie, Ho solo indirizzato un po' di piatti sul binario 5/4.....a me piacciono sia le lumache che le rane....mi devo preoccupare?? ciaooo

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