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domenica 20 aprile 2014

Frolline di pasta matta con bocconcini di cervella su confettura di limoni


Cervella day...e finalmente ce l'ho fatta a preparare le frolline!! Non ci ero riuscita a farle con le cialde di grana, qui, ma questa volta...quando mi metto in mente di fare una cosa la faccio.
Altra versione di questo fantastico piatto del mio ricordo....in piccole monoporzioni da gustare in un sol boccone. Il croccante della pasta, il morbido della cervella, accompagnata da un velo di marmellata di limoni. Un piatto che alcuni trovano disgustoso e che invece io apprezzo alla grande.
Sempre per il motivo spiegato qui, e che non mi chiamo nè Lavinia o Lucrezia, e se fossi stato maschio di sicuro mi sarei chiamato Piermaria, Ludovico, Piersilvio, Giangaleazzo....e come ho già raccontato qui, la cervella ha accompagnato i pranzi della mia infanzia/giovinezza, e quella dei miei fratelli che fortunatamente non apprezzavano, morale, me la mangiavo tutta io!

E la mia mente torna indietro nel tempo.....e a proposito di nomi, comunque, mi è andata proprio bene! Eh si, perché se vi elenco i nomi del parentado di origine mantovana e dintorni....c'è da mettersi le mani nei capelli! Partendo dalla mamma che si chiama Romilda, la nonna Cornelia e il nonno Armando e fin qui....poi c'erano lo zio Alceo e la zia Neva, la zia Cleonice e lo zio Remo, la bisnonna Amelia, la zia Ardiglia e lo zio Mario....non erano proprio i miei zii diretti, ma io li chiamavo cosi lo stesso. Poi ci sono una serie di nomi "normali" dei miei zii, altri parenti acquisiti e dell'albero genealogico discendente che grazie al cielo ha nomi meno "importanti" e la cosa buffa è che le tre prime cugine, mia mamma, Cleonice e Neva, sono rimaste incinte nello stesso periodo e tutte e tre bimbe siamo state chiamate Antonella! Potremmo sembrare "gemelle" se io non avessi deciso di nascere settimina!! E gli altri due figli della zia Cleonice hanno la stessa età dei miei fratelli!! E ci siamo sempre considerati cugini, anche se non eravamo tali.  Che storia né!!!!
E io adoravo la Zia Cleonice, per tutti Nice, perché potevo giocare con la mia omonima "cugina" e anche perché aveva un bellissimo negozio di alimentari in via Pomponazzi che aveva l'insegna con scritto Posteria. Quando entravi in quel negozio, sentivi un odore particolare, tipico di quei negozi. Solo chi li ha frequentati sa cosa voglio dire, sa com'è quell'odore. E quando arrivava la Pasqua era una festa grandiosa, perché il giorno di Pasquetta andavamo tutti insieme a fare il picnic e a fare la narcisata, che pero' essendo proibiti da raccogliere, tornavamo a casa con borsate piene di insalata matta! E la zia Nice portava tutte le cose che preparava in negozio, dagli affettati ai nervitt, (i nervetti) che io adoravo!  L'insalata russa, le uova sode, i "pesitt" (i pesciolini) fritti, la giardiniera...
il tutto appoggiato sui traballanti tavolini pieghevoli, che racchiudevano le quattro sedie pieghevoli di stoffa impermeabile, che se ti muovevi un po' di piu', rovesciavi tutto e cadevi pure! Ma che meraviglia di giornata che passavamo!
Poi le cose cambiano, ci si crea una nuova famiglia e tutti gli impegni annessi, ci si perde un po' di vista, alcune tradizioni si perdono, e i picnic rimangono un ricordo indelebile nella memoria con tanta nostalgia!

Cià, veniamo ala ricetta.....

 Ingredienti
per la pasta matta:
100 gr farina
sale un pizzico
50 ml di acqua
un cucchiaio di olio extravergine

cervella
un uovo
farina, burro q.b.
confettura di limoni

Esecuzione
Pulite e preparate la cervella come spiegato qui.
Preparate la pasta matta mescolando tutti gli ingredienti e lasciandola riposare 30 minuti coperta in una ciotola. Tirate la sfoglia e con l'aiuto di un coppapasta ricavate delle basi che metterete in pirottini di silicone. Fate cuocere per 15/20 minuti.



Togliete le frolline dagli stampini, riempitele con un leggero velo di confettura d limone e adagiate un bocconcino di cervella fritta.......



con questa ricetta partecipo a

http://www.mtchallenge.it/2014/04/mtc-n-38-la-ricetta-della-sfida-e.html

12 commenti:

  1. Mi sono incantata nel leggere questo post, che bello e splendide queste monoporzioni! E pensa che mia nonna e mia mamma appena trasferite a Torino abitavano in via Pomponazzi! Baciotti e ronron Helga e Magali

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    1. Grazie! Ma la mia via Pomponazzi è a Milano! un bacione alla bellissima pelosona di casa!!

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  2. Mi ha attirato qui il nome della ricetta, e il fatto che forse la cervella è l'unica parte del quinto quarto che potrei cucinare per il mio MTC! Molto interessanti queste frolline, e l'idea di abbinare la cervella fritta alla confettura di limoni... così come la storia dei nomi della tua famiglia :-)
    Complimenti, un caro saluto

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  3. Non sembra neanche reale quello che racconti, sembra frutto della fantasia di uno scrittore: che nomi, che ricordi! Hai la capacità di far entrare chi legge nella tua vita, mi sembra di vedere queste sorelle, il tavolino da pic nic in bilico, di sentire i profumi dei piatti elencati...grazie: la condivisone di questi momenti di vita da un qualcosa in più a tutto quello che scrivi. Hai creato le tue frolline e sono venute alla grande (anche quelle di parmigiano mica erano male!), poi hai avuto l'idea di abbinare il cervello fritto alla confettura di limoni...ma come ti è venuto in mente? Non riesco ad immaginare l'abbinamento, ma sicuramente è vincente e soprattutto mi incuriosisce, il che vuol dire che la prossima volta che qualcuno mi preparerà del cervello fritto ( :-) ) proverò questo accostamento! un abbraccio cri

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    1. Grazie!!! Ho corso davvero un bel rischio con i nomi!!! per fortuna dalla parte di mio papà i nomi erano piu' "normali" ahahah.....il gusto asprigno del limone si sposa bene con il fritto! O perlomeno piace a me!! Un abbraccio!!

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  4. troppo avanti, una ricetta bella davvero ma ragazzi, le cervella.... mi arrendo! Io come i tuoi fratelli le lascerei tutte a te, in ogni caso bravissima, hai realizzato le prime e uniche cervella belle da vedere... a no scusa, le seconde, mi ero dimenticata l'altro piatto

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    1. ahahah!!! Ok non insisto! Me la pappo tutta io allora...che peccato.....ahahha

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  5. Io sono nata il 26 dicembre e rischiavo di chiamarmi Natalina come il mio nonno Natale, per fortuna c'è stata una nipote prima di me che se l'é beccato :-) bello il tuo amarcord, i nervitt e i piscitt ankio ankio, la cervella fritta invece é un ricordo lontanissimo perché poi é sparita dalla nostra tavola, mi fai venire voglia di riprovarla!!

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  6. Antonella sei il mio mito, sappilo! Ogni mese ti impegni al massimo nonostante le circostanze della vita ti remino contro! BRAVISSIMA!!!
    Un abbraccio forte forte

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  7. Il limone con il fritto, hai ragione, è la morte sua !!! Idea originale, Antonella e si direbbe pure molto gustosa.... :-)
    Baci

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