Cookie

Questo sito utilizza i COOKIE per gestire e migliorare la tua esperienza di navigazione del sito. Proseguendo con la navigazione accetti l'utilizzo dei COOKIE.
Per maggiori informazioni e su come rimuoverli consultare la nostra politica sui COOKIE.

Privacy Policy

martedì 22 settembre 2015

"Tutti i colori della Marca Trevigiana". Blog Tour " Bianco" ...il Preludio



Eccomi qua, piena di entusiasmo e con la testa e il cuore ancora là, da dove sono ritornata,a descrivere questo fantastico blog tour, targato AIFB - Associazione Italiana Food Blogger, in collaborazione con il Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, che avevo anticipato qua, descrivendo come si sarebbero svolte queste tre giornate.
Ora, che queste giornate sono state intensamente vissute, ecco le mie impressioni, su tutto cio' che abbiamo visto e toccato con mano nel vero senso della parola, io e le mie amiche socie, qua immortalate all'inizio di questa fantastica avventura!
(Precisazione iniziale....tutte le fotografie che ho scattato mi sono state autorizzate dal responsabile che ci ha fatto da guida all'interno delle aziende visitate)

Il benvenuto ci è stato dato presso il Fraccaro Cafè dalle autorità e da Luca Fraccaro, uno dei due figli dei fondatori.
Avevo già conosciuto questo Store, lo scorso Blog Tour, raccontato con parole e foto qui. Ma ci sono ritornata piu' che volentieri, perchè sapevo che cosa mi aspettava! Una fantastica pizza, realizzata con un lievito madre datato 1932! Ebbene si. La Fraccaro Dolciaria nasce nel 1932, quando Elena e Giovanni Fraccaro fondano un panificio fra le mura di Castelfranco dando inizio a una tradizione dolciaria destinata a diventare rinomata nel tempo e sempre piu' conosciuta. Nell'immediato dopoguerra viene inaugurato un secondo panificio specializzato in focacce, panettoni e plum-cake.
Il loro "segreto" è quello di utilizzare ingredienti di qualità, per prodotti che sono realizzati in modo artigianale, con la stessa atmosfera di una volta. E il lievito madre datato 1932 ne è la prova!
Per la complessità e la conservazione del lievito madre, molte aziende hanno abbandonato questo metodo di panificazione. Cosa che fortunatamente, non è successa in questa famiglia, che porta avanti con entusiasmo e convinzione, questo percorso, ottenendo cosi' ottimi prodotti che mantengono inalterati, con l'utilizzo di questo lievito naturale, fragranza, digeribilità, profumo, sofficità, alveolatura migliore. Prodotti che levitano dalle 12 alle 72 ore, senza fretta, che è nemica delle cose buone!

Lievito che viene "nutrito" o "rinfrescato"  ogni giorno con acqua e farina, che fermentano in modo naturale e nel quale sono presenti microorganismi che si cibano di questi ingredienti e trasformano gli zuccheri in anidride carbonica, facendo cosi' lievitare la pasta.

E siccome nel mio piccolo, anche io ho la mia bella "dote" di lievito madre storico, perchè è della bisnonna di una nostra conoscente, capite bene che quando ho visto questo.....


ebbene si, è stata un'emozione! Ma ci si puo' emozionare di fronte ad un canovaccio con dentro un composto di acqua e farina? Si. Si puo'. Perchè da questo prezioso lievito, che è vivo, nascono tutti i prodotti che questa Azienda produce con serietà, tradizione e amore.

E dal momento che la Fraccaro ha anche un'attenzione particolare anche per l'ambiente, in quanto utilizzano energie rinnovabili, per la produzione di energia pulita, e anche l'incarto dei prodotti è riciclabile, direi che puo' considerarsi un vanto per il nostro paese e per l'estero, visto e considerato che è stata protagonista nel 2015 a importanti manifestazioni del settore agroalimentare come nel Nord America per il Summer Fancy Food Show, A TuttoFood e Vinitaly.
E in ultimo, ma non per importanza, ha sponsorizzato un momento culturale, cosa che per una musicista come me, è un'argomentazione molto sentita.

E questo è tutto quello che ci hanno offerto al briefing di benvenuto con le autorità....una meraviglia!

E non siamo uscite a mani vuote! Ci hanno omaggiato di un buonissimo Panettone Tre Presidi e Fondazione Slow Food


Terminata la visita ci siamo recate in un'altra importante azienda del settore alimentare, la MangiarsanoGerminal, nata negli anni 70, in un momento storico dove una sorta di rivoluzione culturale contestava la civiltà industriale, i suoi prodotti ed i danni ad essa riconducibili, proponeva attraverso cibi macrobiotici e biologici un ritorno ai valori fondamentali della nutrizione, in contrapposizione con le crescenti produzioni industriali di alimenti, e la loro sofisticazione chimica e tecnologica. Questa Azienda è specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti alimentari biologici e salutistici di alta qualità, senza glutine, senza latte, senza uova, la gestione di tutti gli allergeni. Il tutto con severe certificazioni di prodotto e procedura. Prodotti  biologici realizzati con materie prime provenienti da agricoltura biologica e formulati senza l'uso di coloranti, conservanti, grassi idrogenati, che hanno un’azione benefica sulla salute o di contribuire a ridurre il rischio di malattie. Anche loro presenti ad importanti manifestazioni come Sana e Expo.
Vestite con camici, cuffie e calzari, siamo entrate nel cuore dell'azienda...dove un profumo di dolci e il movimento delle macchine, hanno rapito la nostra attenzione.....con che velocità da una dose di impasto, si realizza una profumatissima crostatina!


e dopo la visita abbiamo assistito ad una interessante lezione sull'evoluzione dei cereali, farine e grani antichi e la loro riscoperta nell'alimentazione moderna con Danilo Gasparini, docente di Cultura e Storia dell' alimentazione all'Università di Padova. Un viaggio dal Neolitico ai giorni nostri. "Passare da cacciatori a contadini, è stato per necessità. Il declino delle risorse naturali, disponibilità delle specie domesticabili a scapito di quelle selvatiche, piu' cibo = piu' popolazione e viceversa....La successione dei cereali nel tempo : farro,orzo,frumento,segale,miglio,sorgo,ancora frumento, mais....L'orzo che sparisce ai tempi dei romani che usano il frumento. Nell'Alto Medio Evo l'utilizzo della segale, sorgo, panico, che sono piu' rustici e capaci di sopportare gli sbalzi di temperatura....Nelle città la nascita di mestieri nuovi come il mugnaio, il fornaio, il panettiere. Il pane bianco mangiato dai ricchi e il pane scuro mangiato dai poveri. Il pane da carestia o Pane selvaggio, dove venivano utilizzati ghiande, semi d'uva, radici di felci. Il Pane di Natale, come marcatore temporale....." e tante altre nozioni interessantissime. E tanti nomi di personaggi famosi, medici, umanisti, studiosi, antropologi,come Piero Camporesi, Rodolfo il Glabro, Pietro Andrea Mattioli, Baldassarre Pisanelli, Michele Savonarola....



Ancora con il gusto dei prodotti degustati in bocca.....



 ......andiamo a Vedelago, all'Azienda Master, dove appena scese dal pulmino, siamo state accolte, anche se oserei dire "investite" da un profumo di patate vere bollite, nell'aria! Quello che sento in casa quando devo preparare gli gnocchi o il purè.


Le radici di Master hanno origini profonde ereditate dalle famiglie dei fondatori che storicamente operavano nel settore alimentare. Partendo nel 1980, con la commercializzazione di prodotti secchi e dolciari, hanno implementato la gamma con una linea di prodotti freschi e di gastronomia, per arrivare poi solo alla produzione degli gnocchi. Il figlio dei proprietari, Adriano, ci ha condotto all'interno del ciclo produttivo dell'azienda dove da una patata sporca di terra, nasce un morbidissimo e gustoso gnocco!
Con un sistema di controllo totale garantito dalle più rigorose Certificazioni di qualità  riconosciute a livello internazionale, quali UNI EN ISO 22000, BRC, IFS e ICEA: la certificazione di garanzia per la produzione di alimenti con materie prime derivanti da coltivazione biologica.
Anche loro hanno un occhio di riguardo verso l'ambiente, impegnandosi a non sprecare l'acqua di lavaggio sporca, che attraverso un impianto di depurazione esce pulita, energia, e scarti di produzione.

E dopo aver visto il ciclo produttivo, abbiamo potuto assaggiare questi gnocchi, in un menu' a tema "Bianco" a cura dello Chef stellato Dinato Nicola  presso il suo Ristorante Feva.
Una delizia, uno piu' buono dell'altro.


Tra una chiacchiera e l'altra, intervallata da un buonissimo vino e degustazione degli gnocchi, la giornata si è conclusa all'Hotel San Giacomo a Paderno del Grappa.
Ci aspetta una giornata intensa con sveglia all'alba. Destinazione mungitura presso una Malga....ma questa...è un'altra storia.....




1 commento:

  1. Tre giorni possono sembrare lunghi, ma di fronte a tante esperienze interessantissime passano in un battibaleno! Brava Antonella!

    RispondiElimina